La strategia fissa le priorità della politica del Consiglio federale in materia di sviluppo sostenibile per i prossimi quattro anni.
Il Consiglio federale ha aggiornato la sua strategia per uno sviluppo sostenibile. Il rapporto «Strategia per uno sviluppo sostenibile: Linee guida e piano d'azione 2008-2011» rappresenta la terza strategia per uno sviluppo sostenibile, dopo quelle elaborate nel 1997 e nel 2002. Essa prosegue sulla via aperta vent'anni fa a livello mondiale dal rapporto «Our common future» della Commissione mondiale per l'ambiente e lo sviluppo - chiamato anche «rapporto Brundtland » dal nome del suo presidente. Uno sviluppo è sostenibile se riesce a conciliare fra loro gli obiettivi della responsabilità ecologica, della capacità economica e della solidarietà sociale.
La nuova strategia del Consiglio federale fornisce risposte ad otto «sfide principali» prioritarie: cambiamenti climatici e pericoli naturali, energia, sviluppo territoriale e trasporti; economia, produzione e consumi; uso delle risorse naturali; coesione sociale, demografia e migrazione; sanità, sport e promozione dell'attività fisica; sfide globali per l'ambiente e lo sviluppo. Inoltre definisce misure in tre ambiti tematici con marcato carattere trasversale: politica finanziaria; formazione, ricerca, innovazione; cultura.
Il piano d'azione comprende in tutto 30 misure. Ad esempio, in relazione alla sfida «cambiamenti climatici e pericoli naturali» è prevista, come misura, l'elaborazione di una legge sul clima che dovrà consentire alla Svizzera di soddisfare gli impegni internazionali concernenti la riduzione delle emissioni di gas serra e l'adeguamento ai cambiamenti climatici. Per quanto riguarda la sfida «economia, produzione e consumi», il Consiglio federale intende realizzare una strategia di edilizia sostenibile per gli immobili della Confederazione, per ridurre tra l'altro il loro consumo energetico e le emissioni di CO2. Nel settore «formazione, ricerca, innovazione», inoltre, il Consiglio federale vuole che il concetto di sviluppo sostenibile sia maggiormente radicato a tutti i livelli di formazione.
Il piano d'azione non è un ulteriore programma di attività della Confederazione. Le misure hanno l'effetto di spostare il baricentro delle politiche esistenti in direzione di uno sviluppo sostenibile.
L'attuazione della strategia è sostenuta da una serie di provvedimenti collaterali. Un dettagliato sistema di monitoraggio dello sviluppo sostenibile permetterà, attraverso una serie di indicatori, di valutare se lo sviluppo procede nella direzione desiderata e dove sono necessari ulteriori sforzi nell'ottica della sostenibilità. I progetti politici che possono avere importanti ripercussioni sullo sviluppo sostenibile dovranno in futuro venire sottoposti ad una procedura di «valutazione della sostenibilità» ed essere ottimizzati in tal senso.