Riconoscere le opportunità dell’economia circolare
Le PMI svizzere sono sempre più sotto pressione: l’accesso alle materie prime è più difficile, le esigenze in fatto di sostenibilità aumentano e cresce la pressione all’efficienza. L’economia circolare offre una soluzione a queste sfide. Utilizzando le risorse in modo parsimonioso e optando sul riutilizzo e il riciclo dei materiali, le PMI possono migliorare la propria impronta ecologica, ridurre i costi e aumentare la competitività. In particolare, gli approcci orientati all’uso parsimonioso delle risorse, come la condivisione, il riutilizzo e la riparazione di prodotti, offrono un ulteriore potenziale per ridurre i costi dei materiali e della dipendenza da materie prime di nuova estrazione e sviluppare nuovi servizi (p. es. riparazione e manutenzione). Questi modelli di business prolungano la vita utile dei materiali e creano nuove opportunità commerciali, particolarmente vantaggiose in un momento in cui la sostenibilità diventa sempre più un fattore competitivo. L’economia circolare non è solo una necessità ecologica: è anche un’opportunità di crescita economica per le PMI.
Cosa devono sapere le PMI / Disposizioni UE per le imprese esportatrici
L’UE richiede sempre più spesso l’implementazione dell’economia circolare, per esempio attraverso il Regolamento sulla progettazione ecocompatibile (ecodesign), che prescrive prodotti più durevoli e riparabili. A partire dal 2026 in Europa sarà vietato distruggere le merci invendute, come calzature e abbigliamento. Anche la Svizzera applica requisiti specifici in materia di riciclo e ecodesign. Per rimanere competitive, le PMI che operano sul mercato internazionale devono adeguarsi a queste nuove normative.
Economicamente vincente e rispettoso dell'ambiente grazie all'economia circolare
N°1: spiegare qual è il valore aggiunto – illustrare il valore aggiunto del prodotto o del servizio circolare rispetto alla produzione lineare per distinguersi dalla concorrenza attirando così clienti e partner.
N°2: uscire dalla nicchia della produzione ecologica – offrire un’esperienza di consumo tradizionale in modo che i clienti debbano compiere uno sforzo minimo per adattarsi, conquistando così anche clienti al di fuori della nicchia dei consumatori attenti all’ambiente.
N°3: proporre un’offerta comoda – dimostrare che proteggere le risorse non è faticoso perché prodotti e servizi possono essere progettati per essere facili da usare.
N°4: cambiare le abitudini gradualmente – creare incentivi e offerte che promuovano nuove abitudini di consumo più sostenibili per agevolare il passaggio all’economia circolare.
N°5: essere presenti fisicamente – aprire punti vendita nei centri delle città per fidelizzare la clientela e rendere maggiormente visibili i modelli commerciali dell’economia circolare.
N°6: avere il coraggio di imparare cose nuove – promuovere la cultura imprenditoriale, che sostiene l’innovazione e l’apprendimento di nuove capacità.
N°7: creare uno spazio di manovra finanziario – sviluppare strategie di copertura finanziaria per ridurre il rischio economico e accelerare le innovazioni.
N°8: avere una visione chiara e perseguirla – definire una direzione chiara sulla quale basare decisioni e strategie.
N°9: non dimenticarsi del mercato – riconoscere le potenzialità del settore business to business per beneficiare delle economie di scala e della trasparenza.
N°10: promuovere la collaborazione settoriale ma anche trasversale – avviare e mantenere collaborazioni nell’intero settore, al di fuori di esso e lungo tutta la catena del valore per creare sinergie e superare le sfide collettive.
N°11: contribuire attivamente a definire le condizioni quadro – impegnarsi politicamente e socialmente per migliorare le leggi, gli standard, i processi e il know how in materia di economia circolare.
-
N°1: spiegare qual è il valore aggiunto – «Per noi la cosa più importante è creare valore aggiunto per i nostri clienti e i nostri partner», Mirco Egloff, loopi. loopi offre il noleggio di articoli per l'infanzia come passeggini o rimorchi da bicicletta prodotti in modo sostenibile con l'opzione abbonamento. Ad esempio se il passeggino o il rimorchio non soddisfano più le esigenze, i clienti possono cambiarlo scegliendo un altro modello. Secondo un recente studio, tra i fattori di successo di questa PMI c'è soprattutto la comunicazione incentrata sul valore aggiunto: convenienza e flessibilità per i clienti, servizi supplementari per i partner. In questo modo loopi si distingue dai concorrenti dell'economia lineare e conquista nuovi partner.
-
N°2: uscire dalla nicchia della produzione ecologica – «Voglio che i nostri clienti comprino i nostri vestiti perché gli piacciono», Kasper Schlaeppi, Rework. Rework dà una nuova vita ai vestiti usati, che vengono scelti e cuciti insieme ad altri in diverse taglie. Si tratta di una rivoluzione nel settore del second hand fashion. Secondo un recente studio, tra i fattori di successo di questa PMI c'è soprattutto il fatto che il marchio ha deciso consapevolmente di uscire dalla nicchia della produzione ecologica. Rework offre infatti un'esperienza di consumo tradizionale, fatta di collezioni temporanee, diverse taglie e negozi in pieno centro. Il suo target è il grande pubblico, che cerca di attirare con capi dal taglio moderno, una promessa di unicità e un forte accento sul lato emotivo.
-
N°3: proporre un’offerta comoda – «Noleggiare una bici da noi è un gioco da ragazzi», Stefan Maissen, Rent a Bike. Rent a Bike, fondata nel 1987, è una delle prime PMI che ha applicato con successo il modello dell’economia circolare. Tra i suoi servizi non c’è solo un noleggio bici semplice e flessibile ma anche diversi pacchetti tutto compreso per privati e aziende che garantiscono bicilette sicure e in ottimo stato. Secondo un recente studio, tra i fattori di successo di questa PMI c’è soprattutto la comodità e la facilità di accesso ai servizi.
-
N°4: cambiare le abitudini gradualmente – «I prodotti migliori sono quelli che usi raramente e che a comprarli ti costerebbero un sacco», Ivo Kuhn, Sharely. Molti di noi hanno in casa degli oggetti che non usano. Altri hanno bisogno proprio di questi oggetti. Allora perché non noleggiare qualcosa che ci serve da chi ce l'ha anziché comprarlo? Con Sharely è possibile noleggiare online in tutta la Svizzera oggetti di qualsiasi tipo. È una modalità economica, che fa risparmiare spazio e risorse e non ultimo riduce la produzione di rifiuti. Grazie alla garanzia sui pagamenti e alla copertura assicurativa chi noleggia non corre alcun rischio. Secondo un recente studio, tra i fattori di successo di questa PMI c'è soprattutto il fatto di incentivare i clienti a cambiare le loro abitudini di consumo in maniera graduale.
-
N°5: essere presenti fisicamente – «Il 50 % del fatturato viene dalla vendita nelle nostre filiali», Aurel Greiner, Revendo. Revendo commercializza dispositivi digitali usati come smartphone, tablet, ecc. Li ripara, li ricondiziona e li rivende completi di garanzia. Così facendo questa PMI ha trasformato la spinta ad avere sempre l'ultimo modello di un prodotto in un business sostenibile. I prodotti usati per poco tempo vengono infatti rivenduti ai clienti che vorrebbero avere un device più moderno ma non possono permetterselo. Secondo un recente studio, tra i fattori di successo di questa PMI c'è soprattutto il fatto che i negozi si trovano nelle zone centrali e pedonali delle città. Ciò permette da un lato di fidelizzare la clientela e dall'altro di rendere ben visibile il concetto di economia circolare.
-
N°6: avere il coraggio di imparare cose nuove – «Per seguire questa strada c'è voluto coraggio», François Pugliese, Elite. Elite non vende agli hotel soltanto materassi di altissima qualità ma anche minuti di riposo. Un sensore digitale permette di misurare quale materasso viene utilizzato, quando e per quanto tempo e l'hotel pagherà soltanto in base all'utilizzo effettivo. Questo sistema di leasing consente di monitorare l'usura del materasso, effettuare sostituzioni e garantire ai clienti letti di qualità in perfetto stato. Secondo un recente studio, tra i fattori di successo di questa PMI c'è soprattutto il coraggio di sperimentare. Per Elite ciò significa anche trovare partner e clienti disposti a provare nuove soluzioni.
-
N°6: avere il coraggio di imparare cose nuove – «Per valutare lo stato dei capi sportivi usati servono competenze che finora non erano richieste», Isa Schindler, 2nd Peak. Dal 2020 2nd Peak compra e rivende attrezzature e capi di abbigliamento per lo sport di montagna e all'aria aperta. Inoltre, fornisce servizi di noleggio, manutenzione e riparazione. Si tratta di un'idea imprenditoriale che non solo offre prezzi vantaggiosi ai clienti, ma permette anche di risparmiare risorse, energia ed emissioni di CO2, riducendo la produzione di rifiuti. Oltre allo shop online 2nd Peak ha aperto una filiale a Berna e una a Zurigo. Secondo un recente studio, tra i fattori di successo di questa PMI c'è soprattutto il coraggio della fondatrice e del suo team di percorrere nuove strade.
-
N°7: creare uno spazio di manovra finanziario – «BURRI è un'azienda con una lunga tradizione artigianale. Abbiamo applicato l'economia circolare quando ancora nessuno la chiamava così», Andreas von Euw, BURRI public elements. BURRI produce tutto quello che si trova negli spazi pubblici: fermate, panchine, illuminazione, attrezzature per il traffico. Da sempre questa PMI attribuisce grande valore alla sostenibilità, alla disponibilità dei pezzi di ricambio e alla realizzazione di costruzioni smontabili. In particolare, si impegna affinché i prodotti siano riutilizzabili per diversi cicli di vita riparandoli, rinnovandoli o dotandoli di nuove tecnologie. Ogni soluzione prevede un apposito modello di life cycle care (manutenzione ordinaria e straordinaria, noleggio, ecc.). Secondo un recente studio, tra i fattori di successo di questa PMI c'è soprattutto la capacità.
-
N°8: avere una visione chiara e perseguirla – «Siamo sempre rimasti fedeli alla nostra visione», Jeannette Morath, reCIRCLE. reCIRCLE ha messo a punto un'alternativa ai contenitori usa e getta nel settore dell'asporto. Grazie alle scatole e ai bicchieri riutilizzabili ogni anno mense, ristoranti, negozi take away e Comuni risparmiano milioni di contenitori monouso. I contenitori reCIRCLE infatti possono essere lavati e riutilizzati centinaia di volte. Secondo un recente studio, tra i fattori di successo di questa PMI c'è soprattutto il fatto di seguire una visione chiara, sulla quale si basano decisioni e strategie.
-
N°9: non dimenticarsi del mercato – «Ci siamo resi conto subito che con il B2B potevamo raggiungere un pubblico molto più vasto», Cristiana Grossenbacher, Loopia. Loopia offre soluzioni software per marchi e rivenditori attivi nel settore del riutilizzo grazie alle quali i consumatori possono vendere e acquistare prodotti di seconda mano in un ambiente di e-commerce che conoscono già. Grazie alla sua visione, Loopia rende meno elitari i modelli di business dell'economia circolare: i prodotti usati infatti sono pratici da usare esattamente come quelli nuovi. Secondo un recente studio, tra i fattori di successo di questa PMI c'è soprattutto il fatto di aver riconosciuto il potenziale della collaborazione B2B, beneficiando così delle economie di scala.
-
N°10: promuovere la collaborazione settoriale ma anche trasversale – «Per poter riutilizzare i componenti edilizi nel migliore dei modi servono catene di fornitura a livello industriale», Alberto Cerri, öbu – Verband für nachhaltiges Wirtschaften (Associazione per una gestione sostenibile). RUSS sta per «Re-Use of Steel Selections», un progetto dell'associazione öbu, che si occupa di gestione sostenibile. Nell'edilizia i profilati d'acciaio si prestano particolarmente bene al riutilizzo, tanto che possono essere smontati e rimontati direttamente in una nuova costruzione. Spesso però questo non succede per mancanza di coordinamento. L'obiettivo del progetto è quello di creare una catena di valore commerciale per l'estrazione, la qualificazione e la distribuzione dei profilati d'acciaio. Secondo un recente studio, tra i fattori di successo di questa PMI c'è soprattutto la volontà e la capacità di cercare soluzioni non solo in un singolo settore ma in un'ottica trasversale.
-
N°10: promuovere la collaborazione settoriale ma anche trasversale – «Non si può chiudere il cerchio da soli, serve una cooperazione che vada ben oltre i confini dell’azienda», Bigna Salzmann, FREITAG. Le borse di FREITAG, ricavate da teloni di camion riciclati, sono ormai uno status symbol. Questa PMI, però, non si accontenta di dare una seconda vita ai teloni bensì applica le strategie dell’economia circolare: scambiare, riparare e chiudere i cicli dei materiali. L’azienda si spinge ben oltre i confini del settore e stringe nuove collaborazioni per creare sinergie e superare le sfide con un approccio collettivo. Secondo un recente studio, anche questo è uno dei fattori di successo della PMI.
-
N°10: promuovere la collaborazione settoriale ma anche trasversale – «Coinvolgere tutti gli attori richiede tempo ma è fondamentale per la riuscita del progetto», Rosanna Ulmi, Codha. Codha è una cooperativa che realizza progetti di abitazioni solidali, in cui i residenti condividono e utilizzano insieme gli spazi interni ed esterni, oltre a partecipare attivamente alla pianificazione, alla gestione e all'organizzazione della vita in comune. Codha costruisce secondo standard ecologici molto elevati e integra il car sharing nei piani residenziali. Secondo un recente studio, tra i fattori di successo di questa PMI c'è soprattutto la capacità di dialogare e avviare collaborazioni con tutti gli attori del settore immobiliare, di creare sinergie e di superare le difficoltà con un approccio collettivo.
-
N°11: contribuire attivamente a definire le condizioni quadro – «Per avere successo dobbiamo collaborare con tutti gli attori del settore edilizio», Karl Martin, sumami. Sumami offre supporto e consulenza nel settore dell'edilizia circolare. L'attenzione è rivolta al consumo di materiale durante la costruzione e al riutilizzo dei materiali da costruzione. Per questo sumami dispone anche di una piattaforma online (useagain.ch) per lo scambio di materiali usati. Secondo un recente studio, tra i fattori di successo di questa PMI c'è soprattutto la capacità di collaborare con tutti gli attori del settore immobiliare e anche oltre. L'azienda cerca i propri clienti in maniera proattiva, crea sinergie e supera le sfide con un approccio collettivo. (Foto: ©buserhillphotography.com).
Risorse e possibilità di finanziamento
Se è vero che la transizione verso l’economia circolare rappresenta una sfida per le PMI, è altrettanto vero che offre loro enormi opportunità a livello di innovazione, riduzione dei costi e riposizionamento sul mercato. L’economia circolare è una scelta non solo ecologicamente intelligente, ma anche economicamente interessante. Consente infatti alle PMI di ridurre la loro dipendenza dai flussi commerciali globali, di aumentare la creazione di valore regionale, di rafforzare il potenziale di innovazione e di creare nuovi posti di lavoro.
La Nuova politica regionale (NPR), i programmi di incentivazione della Confederazione e altre iniziative sostengono in modo mirato le aziende nella fase di transizione verso l’economia circolare. Programmi di promozione mirati e reti di esperti offrono numerose possibilità di sostegno per accompagnare le PMI nel loro percorso verso una maggiore circolarità.
Possibilità di promozione per le PMI: panoramica e programmi
Sono disponibili diverse possibilità a seconda della situazione geografica e del progetto.
Sistemi regionali di innovazione (RIS): in molte regioni, le PMI possono accedere a reti di innovazione che offrono un accesso completo a finanziamenti, coaching e opportunità di networking. Queste reti sostengono le PMI non solo sul piano finanziario, ma anche attraverso il trasferimento di conoscenze e competenze. Alcuni RIS, come INOS / RIS Svizzera orientale, propongono piattaforme specifiche dedicate all’economia circolare che promuovono lo scambio e la cooperazione. Gli organismi RIS (management RIS) offrono anche servizi e supporto alle PMI che desiderano implementare innovazioni di prodotto e di processo.
Promozione di progetti: volete realizzare un progetto di sviluppo regionale nel settore dell’economia circolare? Il processo necessario per concretizzare un’idea progettuale si articola in varie tappe. Mettiamo a vostra disposizione una serie di ausili e supporti. I responsabili dello sviluppo regionale vi aiutano a definire il vostro ruolo e a sfruttare le possibilità di intervento.
Tool online Aiuti finanziari: per realizzare progetti nel settore dell’economia circolare le PMI possono beneficiare di aiuti finanziari e di varie possibilità di finanziamento. Il tool online «Aiuti finanziari» permette di individuare le opzioni disponibili. Anche i Cantoni e i Comuni offrono un ulteriore sostegno sotto forma di aiuti finanziari e fideiussioni per progetti di economia circolare. È consigliabile chiarire già nelle fasi iniziali le opzioni a disposizione ed elaborare un piano di finanziamento.
Rete di esperti: le PMI hanno accesso a una rete specializzata di esperte ed esperti nel campo dell’economia circolare che può offrire un supporto specifico per le loro esigenze e che le aiuta a impostare in modo ottimale i progetti. Le esperte e gli esperti vi aiutano a pianificare, implementare e scalare i vostri modelli di business circolari. Affidatevi della loro competenza ed esperienza per portare avanti i vostri progetti!
Altre possibilità di promozione a livello federale
Innosuisse
Innosuisse
è l’agenzia svizzera per la promozione dell’innovazione che sostiene progetti innovativi con un potenziale economico. Per promuove lo sviluppo di innovazioni radicali utilizza gli Innovation Booster, uno strumento di finanziamento che punta sulla co-creazione. Gli Innovation Booster coprono diversi ambiti tematici. Nell’economia circolare ne vengono usati alcuni, tra cui il Circular Building Industry Innovation Booster (CBI-Booster), che facilitano la transizione verso l’economia circolare nel settore delle costruzioni. Questi strumenti si distinguono per il loro approccio aperto e collaborativo che punta a sviluppare, testare e attuare idee innovative.
Promozione delle tecnologie ambientali (UFAM)
Promozione delle tecnologie ambientali (UFAM)
la promozione delle tecnologie ambientali dell’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) è destinata a singole aziende, gruppi di aziende, gruppi di progetto e istituti di ricerca. Privilegia in particolare gruppi di progetto misti promossi da aziende e da istituti di ricerca. Vengono sostenuti progetti in diversi settori, tra cui rifiuti e riciclo, biodiversità, clima e uso efficiente delle risorse e acqua, finalizzati alla riduzione dell’inquinamento ambientale. La promozione si focalizza sullo sviluppo di tecnologie, impianti, procedimenti e prodotti (beni e servizi) rispettosi dell’ambiente e poggia sull’articolo 49 capoverso 3 della legge sulla protezione dell’ambiente (LPAmb).
Reffnet
Reffnet
Reffnet è la rete svizzera per l’efficienza delle risorse. Si rivolge in primo luogo alle aziende che aspirano a utilizzare le risorse in modo più efficiente e a fornire un contributo all’economia circolare. La rete offre consulenza, workshop, conferenze ed eventi per mettere in rete le aziende e trasmettere conoscenze. Si focalizza sull’identificazione dei potenziali di miglioramento e sullo scambio di buone pratiche. Le aziende partecipanti devono manifestare interesse per l’aumento dell’efficienza nell’uso delle risorse e la riduzione dell’impatto ambientale.
Altre possibilità di sostegno
Accanto alle possibilità di promozione a livello federale, alcuni Cantoni offrono un sostegno specifico nel settore dell’economia circolare, per esempio programmi, aiuti finanziari, guide o ausili per gli acquisti sostenibili. Il sostegno varia da Cantone a Cantone e può declinarsi in vari modi con l’obiettivo di fornire un supporto alle aziende e alle organizzazioni impegnate nell’economia circolare. Qui di seguito sono presentati alcuni esempi di iniziative cantonali. È consigliabile chiedere ai servizi di promozione economica o agli uffici cantonali competenti quali sono i programmi cantonali e le possibilità di finanziamento specifiche.
Cantone di Argovia
Cantone di Argovia
il programma Circular Argovia sostiene la transizione verso l’economia circolare con offerte di sensibilizzazione e di finanziamento destinate alle aziende.
Cantone di Basilea Città:
Cantone di Basilea Città:
BaselCircular è programma di promozione sostenuto dal Cantone e dalla fondazione Eckenstein-Geigy che sostiene progetti nel campo dell’economia circolare.
Cantone Giura
Cantone Giura
Il Canton Giura si impegna a favorire la transizione della sua economia verso un modello più orientato all’economia circolare.
Cantone Friburgo
Cantone Friburgo
L’economia circolare mira a consumare meno risorse e a ridurre l’impatto ambientale della produzione. Si basa su strategie come l’ecodesign, la condivisione, il riutilizzo, la riparazione e la riduzione.
Roadmap
Anche numerose fondazioni, oltre a regiosuisse, Confederazione e alcuni Cantoni, offrono possibilità alternative di finanziamento per le vostre iniziative e i vostri progetti nel settore dell’economia circolare. Ne citiamo alcune:
Fondazione Svizzera per il Clima
Fondazione Svizzera per il Clima
«Dall’economia per l’economia e per il clima». Con questo motto, la Fondazione Svizzera per il Clima sostiene dal 2009 progetti di piccole e medie imprese (PMI) che contribuiscono alla protezione del clima in Svizzera e nel Principato del Liechtenstein.
StiftungSchweiz
StiftungSchweiz
StiftungSchweiz è un portale che riporta un elenco di fondazioni, alcune delle quali sostengono anche progetti di economia circolare.
Promuovete progetti di aziende nel settore dell’economia circolare? Contattateci!.
Temi e iniziative attuali
L’economia circolare è un tema importante che viene discusso a diversi livelli, non solo in Svizzera ma anche nell’Unione europea.
Scambio di esperienze
Ci sono esempi di buone pratiche, casi di studio, domande o argomenti concreti di cui volete discutere? La piattaforma «Economia circolare e sviluppo regionale» offre l’opportunità di acquisire conoscenze e competenze in quest’area tematica e di scambiare esperienze.
Contattateci!
La cartina interattiva vi permette di trovare l’interlocutore regionale più vicino. Rivolgetevi agli esperti della vostra regione e scoprite le possibilità di finanziamento per progetti che puntano a rendere le PMI più sostenibili e orientate al futuro.
Karte der Regionen
Cercate un esperto o un’esperta di economia circolare?
Qui trovate una panoramica con le informazioni di contatto degli esperti attivi nel settore della ricerca e della consulenza. Vi accorgete che mancano i dati di contatto di un esperto o di un’esperta? Non esitate a comunicarcelo! Su richiesta possiamo inviare un elenco degli indirizzi in formato Excel.
Banca dati degli esperti