Come migliorare l’efficacia dei sistemi regionali di innovazione nelle regioni di montagna?
In diverse regioni periferiche i sistemi regionali di innovazione (RIS) non raggiungono ancora in modo soddisfacente le imprese. È quanto osserva Regula Egli che, con altri specialisti, ha collaborato allo sviluppo dei RIS. Visto il suo coinvolgimento, questa valutazione può risultare imparziale, ma davanti alla distanza temporale e istituzionale e alla competenza tecnica di cui dà prova questo aspetto passa in secondo piano. In quest’articolo presenta sei possibilità per aumentare l’efficacia dei RIS nelle regioni periferiche.
Articolo ospite di Regula Egli
La posizione geografica delle regioni influisce sul loro potenziale di innovazione, ma ancora maggiore è l’influsso delle persone che puntano sull’innovazione e si impegnano per superare gli svantaggi localizzativi trasformandoli in vantaggi competitivi. Vi sono infatti regioni e aziende che hanno successo nonostante la loro posizione periferica. Nell’ambito dell’analisi e dei colloqui da me condotti è emerso che, sebbene in linea di principio i RIS permettano di soddisfare i bisogni nelle aree periferiche, in molti casi non raggiungono le aziende in modo soddisfacente. Sulla base dei risultati raccolti e dell’esperienza maturata, Regula Egli formula le seguenti sei raccomandazioni.
Sei proposte per aumentare l’efficacia dei RIS nelle regioni periferiche
- Comunicare l’utilità dei RIS alle aziende
Gli attori al di fuori della community RIS non conoscono ancora a sufficienza l’utilità dei RIS (in particolare del coaching). Le agenzie e gli enti di sviluppo regionale o gli altri attori che hanno un rapporto di fiducia con le aziende possono fornire un supporto in questo senso. L’emergenza coronavirus spinge molte PMI a intrattenere stretti contatti con i servizi cantonali, le banche, le associazioni ecc., che possono quindi coinvolgere attivamente i RIS o metterli in rete con le PMI. È un’opportunità da cogliere.
- Il coaching deve adattarsi alle aziende innovative nelle regioni periferiche
In alcuni casi i RIS si focalizzano su industrie a forte valore aggiunto. Nelle regioni di montagna e periferiche, tuttavia, predominano piuttosto altri settori d’attività (p. es. turismo, edilizia, settore energetico, agricoltura, piccoli artigiani e imprenditori). Per produrre effetti nelle regioni periferiche, la promozione offerta nell’ambito dei RIS deve rivolgersi alle aziende locali e coprire anche i settori d’attività più importanti in quella data regione. Su questo punto la critica mossa ai RIS dai rappresentanti delle regioni turistiche di montagna è giustificata.
- Concentrarsi sulle innovazioni orientate al mercato diffuse nelle aree rurali
Nelle regioni periferiche a fare da traino all’innovazione è soprattutto l’esigenza di risolvere le sfide e i problemi quotidiani basandosi sull’esperienza e le competenze acquisite delle aziende e dei loro dipendenti e avvalendosi della loro rete di contatti personali. Le attività di promozione a livello regionale dovrebbero specializzarsi su questa forma di innovazione.
- Creare un’interfaccia efficace con la promozione nazionale dell’innovazione
Stando ai dati empirici, le aziende attive nelle regioni periferiche che interagiscono con attori di altri settori e di altre regioni fanno più innovazione rispetto a quelle che cercano lo scambio principalmente all’interno della loro regione e del loro settore d’attività. Gli studi dimostrano che le regioni a bassa capacità di innovazione traggono i maggiori benefici dalla cooperazione tra aziende regionali e istituti di ricerca pubblici di un’altra regione.
È quindi fondamentale che vi sia un’interfaccia efficace con la promozione nazionale dell’innovazione garantita da Innosuisse, per esempio che i mentori e coach di Innosuisse siano coinvolti nella governance dei RIS.
- Promuovere lo scambio di esperienze in merito alle buone pratiche per favorire l’innovazione delle aziende nelle regioni periferiche
Per migliorare in modo costante e duraturo l’utilità e l’efficacia dei RIS per le aziende delle regioni periferiche, serve uno scambio di conoscenze e di esperienze in merito alle buone pratiche, in particolare per quanto riguarda le modalità di messa in rete e cooperazione con le aziende attive nei poli economici urbani.
- Promuovere l’imprenditorialità nella formazione
I programmi di formazione come il Company Programm di Young Enterprise Switzerland, che permette ai giovani di creare e gestire una mini-impresa, possono svolgere un ruolo centrale per promuovere l’imprenditorialità. Sebbene non ci siano garanzie che, una volta conclusa la formazione, i giovani fondino un’azienda nella loro regione, questi programmi permettono loro di maturare l’esperienza e di acquisire le competenze necessarie. Si raccomanda quindi alle regioni periferiche di impegnarsi per la diffusione di questi programmi in modo da sfruttare il potenziale imprenditoriale della regione.
- L’articolo che proponiamo si basa su un articolo specializzato più ampio redatto dall’autrice e intitolato «Regionale Innovationssysteme (RIS) der Regionalpolitik (NRP) aus der Perspektive peripherer Regionen» (Regula Egli, 2020). L’articolo specializzato contiene, oltre a un approfondimento sui RIS, un’interessante bibliografia sul tema.
- Attualmente in Svizzera sono attivi sei RSI promossi nell’ambito della NPR.
- Commentate le raccomandazioni di Regula Egli nel gruppo LinkedIn regiosuisse «Public Regional Management» oppure contattate direttamente l’autrice: regula.egli@genialregional.ch
Foto: frisi.ch - Company of the Year 2019. Nel Company Programme allieve e allievi di età compresa tra i 16 e i 20 anni fondano e gestiscono una mini-impresa, scoprendo in prima persona cosa significa essere imprenditrici e imprenditori per la durata di un anno scolastico.