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Economia circolare e politica regionale in Svizzera e in Europa

In qualità di membro del consorzio EoRPA, la Svizzera ha commissionato un breve rapporto sull’economia circolare in Europa con raccomandazioni di intervento per il nostro Paese. 
 

 

In virtù della partecipazione della Svizzera all’European Regional Policy Research Consortium (EoRPA), la Segretaria di Stato dell’economia (SECO) ha facoltà di attribuire brevi incarichi di ricerca nel campo dello sviluppo regionale. In tale contesto è stato pubblicato il rapporto «Circular Economy Policies in Europe: Assessing Regional Policy Integration», che illustra il ruolo dell’economia circolare nelle politiche nazionali e regionali europee e costituisce una base per gli scambi e la collaborazione tra gli attori interessati. Nel documento sono inoltre formulate raccomandazioni per il rafforzamento dell’economia circolare in Svizzera e in quest’ottica vengono messi in evidenza gli aspetti riportati qui di seguito.

  • Per essere rafforzata, l’economia circolare deve confluire in strategie regionali. Potrebbero così essere elaborati e attuati a livello regionale progetti di economia circolare innovativi. Questo, a sua volta, permetterebbe di sfruttare meglio le risorse disponibili nelle regioni di montagna o nelle zone di confine.
  • La collaborazione transfrontaliera in fatto di economia circolare può per esempio essere promossa tramite iniziative Interreg. In tal modo la Svizzera avrebbe la possibilità di sviluppare, in collaborazione con i Paesi vicini, progetti e soluzioni in ambiti come la gestione dei rifiuti.
  • Un sistema di monitoraggio o una banca dati possono permettere di documentare i progressi dell’economia circolare e di individuare la necessità di adeguamenti mirati sul piano politico. Questo monitoraggio dovrebbe basarsi su indicatori omogenei e tenere conto anche di quelli impiegati in Europa, per esempio per quanto riguarda il riutilizzo dei materiali o l’efficienza del riciclaggio.
  • PMI e start-up possono essere stimolate a innovare nel campo dell’economia circolare grazie a programmi d’incentivazione che garantiscano loro, da un lato, risorse finanziarie e, dall’altro, supporto tecnico. Un brillante esempio in questo senso è rappresentato dal programma finlandese CIRCWASTE
  • L’approccio di economia circolare dovrebbe essere preso in considerazione anche negli acquisti pubblici, puntando su materiali sostenibili e integrando nei processi di approvvigionamento riflessioni inerenti ai cicli di vita. 

Secondo il rapporto, la promozione dell’economia circolare passa per una collaborazione politica coordinata sul piano nazionale e regionale, che permetta di superare barriere istituzionali, finanziarie e tecniche. Nel documento figurano inoltre indicazioni di ordine generale concernenti l’importanza degli approcci di economia circolare in ambito locale e regionale, l’utilità dei meccanismi di finanziamento e della collaborazione territoriale nonché la promozione dell’innovazione mediante reti e modelli d’affari innovativi. Oltre a individuare lacune normative, finanziarie e politiche, i ricercatori sottolineano che la concretizzazione dell’economia circolare in Svizzera potrebbe essere accelerata recependo nella strategia nazionale pratiche consolidate a livello europeo e adeguandole alle esigenze regionali. 

In occasione del «Coffee Break Workshop» dedicato all’economia circolare in Europa, che si svolgerà il 18 marzo dalle ore 10.30, sarà possibile saperne di più sul rapporto EoRPA, discutere con altre persone interessate o porre domande su questi temi -> Iscrizione.
 

L’EoRPA (parola che in gaelico significa «Europa») è un consorzio diretto dall’European Policies Research Centre (EPRC) dell’Università Strathclyde di Glasgow. L’istituzione, di cui sono membri i servizi governativi di 30 Paesi europei, punta a promuovere lo sviluppo politico-regionale. Oltre ad attività di monitoraggio, il suo programma comprende scambi di conoscenze tra autorità e consulenza politica per i membri.

La Svizzera fa parte dell’EoRPA dal 2010 e la sua rappresentanza in seno al consorzio è garantita dal settore Politica regionale e d’assetto del territorio della SECO. In questo modo il nostro Paese può partecipare a webinar, workshop e ricerche scientifiche come pure alla conferenza annuale dei membri. Ha inoltre a disposizione cinque giornate di ricerca all’anno su un tema a scelta. In tale contesto è stato elaborato il rapporto concernente le esperienze di economia circolare in Europa.

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