Pacchetto di sgravi 27: le proposte di rinuncia del Consiglio federale nei settori della politica regionale e turistica sono all’esame del Parlamento
Il 17 dicembre 2025 il Consiglio degli Stati avvierà le discussioni sul pacchetto di sgravi 2027. Nella seduta del 19 settembre 2025 il Consiglio federale ha approvato il messaggio concernente il pacchetto di sgravi 27 per il bilancio della Confederazione. Sono interessate anche la Nuova politica regionale (NPR) – che in futuro dovrebbe rinunciare ai versamenti al Fondo per lo sviluppo regionale – nonché gli strumenti turistici Innotour e Svizzera Turismo.
Il Consiglio federale prevede sgravi pari a 2,4 miliardi di franchi nel 2027 e a circa 3 miliardi nel 2028 e nel 2029 nell’ambito del pacchetto di sgravi 27. Dopo la consultazione di giugno, il Consiglio federale ha apportato alcuni adeguamenti al pacchetto, senza tuttavia modificare in modo sostanziale le proposte di risparmio riguardanti la Nuova politica regionale, Svizzera Turismo, Innotour e le agevolazioni nel quadro della politica regionale.
Il 19 settembre il Consiglio federale ha trasmesso il messaggio al Parlamento. Nella prossima sessione invernale 2025 il Consiglio degli Stati (prima Camera) esaminerà il dossier, mentre nella sessione primaverile 2026 sarà il Consiglio nazionale (seconda Camera) a occuparsene. Poiché il pacchetto è soggetto a referendum facoltativo, la decisione finale potrebbe spettare al popolo. L’entrata in vigore delle modifiche legislative è prevista per l’inizio del 2027.
Ripercussioni sulla Nuova politica regionale
Il pacchetto di sgravi comprende complessivamente quasi 60 misure, oltre la metà delle quali richiede modifiche legislative. Tali modifiche saranno riunite in un decreto mantello. La legge federale sulla politica regionale, che disciplina la NPR, dovrà essere adeguata affinché in futuro non possano più essere effettuati nuovi versamenti al Fondo per lo sviluppo regionale. Il Consiglio federale propone quindi al Parlamento che la Confederazione si ritiri dalla NPR nella sua forma attuale. Questa decisione riguarda anche il sostegno finanziario della Confederazione ai programmi transfrontalieri Interreg dell’Unione europea, finanziati dal 2008 nel quadro della NPR.
Grazie alla sufficiente liquidità del fondo, il programma pluriennale NPR 2024–2031 potrà proseguire come previsto anche in caso di approvazione della proposta di sgravio. Per quanto riguarda Interreg, invece, già il periodo di programmazione 2028–2034 risulterebbe interessato da restrizioni. Nel corso degli anni 2030 la Confederazione dovrebbe progressivamente ritirarsi dalla politica regionale.
©Keystone / Alessandro Della Valle